I RICORDI DELL PANCHINA (poesia inedita) - FILOMENA BARATTO

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I RICORDI DELLA PANCHINA

 
 
Alla fine del viale
appartata sotto un pino
si consola la grande panchina
e accoglie, nel silenzio
del luogo, voci e bisbigli.
 
Cosa mai ricorderà?
Un sorriso, uno sguardo,
un intreccio di mani,
un sussurro, un litigio,
un venticello di parole
brezza tra le foglie.
 
Per qualcuno sarà un bacio,
un giuramento,
una discussione irriverente
per altri un tessere il futuro.
 
Mentre lei pungolava con un chiodo,
tirava un filo a qualche maglia,
sfilava la trama in qualche zona
invidiosa dell’incantesimo.
 
Avrà il mio stesso ricordo
o vive altra trama?
O sarà ingorda di quei momenti
per lei tutti uguali
da farne un fascio e confonderli?
Villana!
 
Osa mescolare un episodio
agli altri mentre allora
partecipò incitando a quell’impresa.
 
E ora che in pochi la sfiorano,
orfani di parole e di silenzi
abbagliati dai display
dimentichi dell’arte dell’incontro,
ora che nessuno più
è cantore di vita,
ricorderà, tra lo sfascio del suo legno,
come origliava attenta
le promesse e le voci
dei bei tempi.







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